Praticamente, faccio questo lavoro da sempre, da quando avevo 18 anni. Un tempo, infatti, si partiva da giovanissimi e molto dipende anche dall’essere “figlio d’arte”. Il mio babbo lavorava nel mondo della telecomunicazione dal 1974 e, nel 1990, aprì la sua azienda, dove sono entrato appena finito di studiare. Si può dire che il mio futuro fosse già scritto.
A parte questo, mi piace la storia e l’arte, e visitare musei, mostre e scavi archeologici. La mia più grande passione è la musica in generale, soprattutto l’heavy metal e i virtuosi della chitarra; adoro andare a concerti e stare in mezzo alla gente, così come il buon cibo e il buon vino.
Ma la regola principale è che, a lavoro o nella vita di tutti giorni, mi devo divertire: è la chiave giusta per entrare in contatto con chi ho di fronte, sia nelle relazioni personali, sia in quelle lavorative.